domenica 9 giugno 2013

Evento "Pomigliano: una questione settentrionale".La nascita dello stabilimento ALFA ROMEO di San Martino a Pomigliano d'Arco

da Dedicato a Pomigliano d'Arco (Note) Lunedì 13 febbraio 2012 alle ore 17.10

L'ALFA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE - LA NASCITA DELLO STABILIMENTO DI SAN MARTINO A POMIGLIANO D'ARCO
La scelta del meridione, per ammissione dello stesso Mussolini, secondo “Ali Italiane” (Enrico Ferrone, Il volo a Napoli - Dal passato al futuro.IBN Editore), era dettata dalla necessità, prima che il Paese fosse pronto per immergersi nella Seconda Guerra Mondiale, di trasferire molte industrie di guerra del Nord nel Meridione, a protezione delle stesse da quella che poteva essere l’offensiva di Francia e Gran Bretagna.

Nel 1938 l'IRI incarica l'Alfa Romeo di fondare nel Sud un Centro Industriale Aeronautico con abbinato un piccolo aeroporto.
La scelta ricade su Pomigliano d'Arco. Nel Verbale del Comitato Tecnico dell’IRI del 4 marzo 1939 si legge: “le esplorazioni compiute nella zona, partendo sempre dal criterio di installare il nuovo stabilimento là dove maggiormente sia sentito il disagio della disoccupazione operaia e dove per la facilità delle comunicazioni sia possibile un rapido e comodo allacciamento con i principali centri della zona…” .
Dedicato a Pomigliano d'Arco, con la nota che segue, affronta l'insediamento  dello stabilimento per motori aeronautici dell'Alfa Romeo a Pomigliano d'Arco . Viene riportata una  sintesi di questa storia pubblicata da Elvira Ruocco , su Club Alfa Sport, sulla base della documentazione originale conservata nell'Archivio Storico Alfa Romeo Volume II, 1998. (foto da Club Alfa Sport e da  Ugo Gobbato, un innovatore senza epoca, quando non diversamente specificato).

Elvira Ruocco fece parte della Direzione Relazioni Esterne e Stampa dell’Alfa Romeo dove ebbe l’opportunità di seguire con vivo interesse personale e grande passione le attività dell’Azienda nel campo dell’informazione e della comunicazione.

Nel novembre del 1984, le fu affidato l’incarico di riordinare la documentazione esistente presso il Centro Documentazione, oggi Archivio Storico, dell’Alfa Romeo, ruolo che ha svolto con grande professionalità e competenza. Coloro che vogliono approfondire possono consultare la sua sezione storica sul sito  www.alfasport.net. Ringraziamo Elvira Ruocco ed Alfasport per questa ricerca storica che rappresenta un pezzo importante della storia industriale di Pomigliano. (foto da Club Alfa Sport e dal libro “ Ugo Gobbato, un innovatore senza epoca”, quando non diversamente specificato)




Nel 1938, l'Aeronautica Militare propose all'I.R.I. la costruzione di un grande stabilimento aeronautico per la produzione di motori e velicoli nel Sud dell'Italia.
Il 1° aprile 1939, alla presenza del Capo del Governo, venne posta la prima pietra dello stabilimento che fu eretto in un area compresa tra Pomigliano d'Arco e Acerra, area che permetteva di utilizzare le reti ferroviarie dello Stato e quelle secondarie. Compreso il campo di volo, fu occupata una superficie di circa 300 ettari.

Venne costituito un ufficio con il compito di mantenere i contatti con le autorità e di seguire le direttive del Comitato per la costruzione dello stabilimento. A capo di questo ufficio fu nominato l'ingegner Cuocolo.
Furono creati tre centri principali: Produzione Motori, Produzione Velivoli e Centro Leghe Leggere.
La produzione di motori avio, che continuava a costituire la principale attività dell'Alfa Romeo, ammontava, nel '39, a 1.243 unità. Un forte miglioramento, rispetto al 1938, si registro' nella produzione di ricambi.
Circa il 10% dei motori di aviazione veniva esportato.
Gli ordini acquisiti assicuravano lavoro ai vari reparti fino al settembre 1940. Ed inoltre era in corso di assunzione una commessa per la costruzione di motori avio a cilindri in linea, con raffreddamento ad acqua, per la Regia Aeronautica.
Le previsioni per il 1940, illustrate dall'Ing. Ugo Gobbato (Direttore Generale dell'Alfa Romeo), nella seduta di fine anno, riguardavano il nuovo stabilimento di Napoli che doveva produrre, nel primo anno di esercizio, due tipi di motori in linea con raffreddamento ad aria di modesta potenza: l'Alfa 110 e l'Alfa 115, rispettivamente a 4 e 6 cilindri. L'attivita' doveva iniziare con una produzione mensile di 60 motori da elevare fino a 130 per la fine del 1940, produzione corrispondente a 42 unita'-base Alfa 126. Per lo stabilimento del Portello invece si prevedeva una produzione di 120 unità-base al mese.
Si sperava di poter presto iniziare la produzione del motore da 1500 cavalli Alfa 135 e, su licenza, il motore a cilindri in linea raffreddamento ad acqua, che fu denominato Alfa 150.
Nel 1939 con l'insediamento Alfa Romeo si costituì anche un'azienda agricola per la produzione di legumi, verdura, frutta sufficiente per alimentare gli stabilimenti di Pomigliano e di Milano.

Siamo agli inizi del 1941. I lavori a Pomigliano procedevano bene tanto da far sperare che il primo motore potesse essere collaudato entro marzo.
Venne costruita una sala motori di 1800 mq., un capannone per l'attrezzeria, un grande magazzino generale, un grande laboratorio Metallurgico, un complesso di sale prove motori. Alle spalle dell'aeroporto, costruito su un'area di 1.800.000 mq., furono costruiti capannoni e uffici. Questo complesso disponeva di asilo nido, infermeria e mensa. Si costituì anche un'azienda agricola per la produzione di legumi, verdura, frutta sufficiente per alimentare gli stabilimenti di Pomigliano e di Milano. C'erano moderne stalle con 200 bovini, una conigliera, allevamenti suini e pollicoltura.
Il Comitato deliberò anche la costruzione di un gruppo di abitazioni operaie con piccolo orto per ogni famiglia. Si trattava di circa 500 appartamenti che furono costruiti in un'area prospiciente allo stabilimento.
Nel 1939 accanto allo stabilimento Alfa Romeo la azienda agricola operava con moderne stalle con 200 bovini, una conigliera, allevamenti suini e pollicoltura.
Alla fine dell'anno la situazione nello stabilimento di San Martino era la seguente: la lavorazione dei motori proseguiva regolarmente grazie anche ad una commessa di motori Alfa 150; si stavano, inoltre, definendo le trattative per la costruzione di grandi apparecchi su progetto dell'ingegner Zappata, che aveva l'incarico di consulente tecnico. Le prime commesse erano previste entro il mese di aprile del 1942 dato che l'apparecchio era un bimotore di grossa portata che veniva fabbricato per la prima volta.

1942: Reparto Produzione Motori Alfa Romeo a Pomigliano

Bombardamenti e distruzione degli stabilimenti
A Milano il 14 febbraio del 1943, mentre erano al lavoro 8.500 operai, lo stabilimento del Portello subì seri danni per un bombardamento, andarono perdute le lavorazioni del 30 per cento dell'attività globale e migliaia di documenti storici dell'Alfa. Di conseguenza vennero decentrati gli uffici di progettazione e l'archivio disegni.
A Pomigliano, il reparto velivoli, sorto dopo quello dei motori, si trovava ancora nella fase embrionale a causa delle variazioni dei programmi della Regia Aeronautica, la quale, dopo aver annullato l'ordine per la costruzione del velivolo G50 e poi del velivolo Cant Z. 1018 per passare al tipo RO 58 e quindi a quelli di riparazione RE 2001 e costruzione RE 2002, tornò nuovamente al Cant Z 1018.

1943. La distruzione dello stabilimento di Pomigliano ad opera dei Tedeschi in ritirata di fronte all'avanzare degli Alleati (da" Ugo Gobbato. La leggenda di un innovatore senza epoca",2009
Il fatturato raggiunse 300 milioni con una produzione di 1000 motori.
Il 30 maggio del 1943, lo stabilimento di San Martino di Pomigliano subi' una pesante incursione aerea che provocò vittime e gravi danni alle strutture.
Già prima dell'incursione era stato predisposto un piano di decentramento. A Marigliano era già funzionante un reparto riparazione motori. Si decise di installare nelle grotte di San Rocco l'officina motori e il reparto produzione ausiliaria e dei laminati.
30 Maggio 1943. I cappannoni dell'Alfa Romeo distrutti dai bombardamenti alleati (da Il Volo a Napoli di Ferrone)
Il trasferimento dei laminati fu necessario anche al fine di ottenere dalla Germania l'invio del macchinario non ancora spedito in quanto le Autorità tedesche non ritenevano sicuro lo stabilimento di Pomigliano. Si pensò quindi di decentrarlo a Feltre, nello stabilimento della Metallurgica Feltrina. Il trasferimento del reparto cellule era ancora in via di definizione.
Per quanto riguarda Milano, era in corso a Vittuone la crezione della 2a linea di riparazione dei motori R.A.1000 a completamento della 1a linea già trasferita a Marigliano.
1944.Vista dello stabilimento dell'Alfa Romeo bombardato dagli Alleati
Intanto la fabbricazione dei motori Daimler Benz fu sostituita con quella di parti del nuovo motore Jumo della Junkers.
Su invito delle autorità tedesche che volevano semplificare le trattative commerciali, si costituì un consorzio con l'Isotta Fraschini e con le Reggiane, per i regolamenti relativi alle commesse in corso.Ogni attività cessò con il bombardamento del 20 ottobre del 1944.
Bombardamenti sugli insediamenti Alfa Romeo e sull'aeroporto a Pomigliano nel 1944 (da Storia di Pomigliano dalle origini Basile-Esposito)
L'11 maggio 1945, l'Alfa venne posta in regime di amministrazione straordinaria.
I danni subiti dagli stabilimenti erano ingenti. Pochissimo fu salvato dalle incursioni aeree e dalle sistematiche distruzioni operate dai tedeschi prima di abbandonare Napoli.
Gastone Ghezzi durante la cerimonia fatta nel 1977 per festeggiare i quaranta anni di servizio in Alfa Romeo, premiato con una medaglia d’oro. G. Ghezzi, trasferito dall'Alfa di Milano nel 1939, è stato un pilastro dell’Alfa di Pomigliano. Partecipava ai picchetti a difesa degli impianti Alfa a Pomigliano durante i bombardamenti per evitare che le macchine di produzione venissero asportate da malintenzionati. Nella foto compaiono l’A.D. Ing. Pozzi e funzionari del Cral. (Foto fornita da Cesare Ghezzi)
I lavoratori occupati erano circa 500 e le macchine recuperate circa 300. Nulla si poteva portar via dallo stabilimento perche' gli operai si opponevano energicamente. (Gastone Ghezzi, vedi  foto, era uno di questi Ndr).




Ricovero antiaereo a piazza Mercato a Pomigliano durante la guerra (da Storia di pomigliano dalle origni di Basile-Esposito)

1 Aprile 1939. Mussolini posa la prima pietra dello stabilimento Alfa Romeo a pomigliano d'Arco (Foto condivisa dal Gruppo " Noi delle Palazzine di Pomigliano")

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