giovedì 16 febbraio 2012

Lo Stemma del Comune di Pomigliano d'Arco

Lo Stemma del Comune di Pomigliano d'Arco

pubblicata da Dedicato a Pomigliano d'Arco il giorno sabato 1 ottobre 2011 alle ore 12.15 ·

Stemma del Comune di Pomigliano d'Arco (NA)

Profilo araldico dello stemma (da Araldica Civica)

"Un ramo con due foglie ai lati ed una mela inscritte in una cornice circolare dorata inserita in uno sfondo di colore rosso"


Storia di Pomigliano d’Arco

( http://www.liceocantone.it/index.html ; Wikipedia)

Pomigliano d'Arco, nasce da un accampamento romano, quando dopo la seconda guerra punica, l'egemonia di Roma sull'Italia, si affermò ancora di più. In seguito alla caduta dell' impero romano, divenne terra di conquista da parte dei Barbari, dei Bizantini, ed infine dei Longobardi. Le popolazioni vivevano in uno stato di miseria assoluta, dipendevano da chiese, conventi, o da un signore, cui li legavano o prestazioni, o servizi personali. Con il passare del tempo, questi coloni, cominciarono a migliorare le loro condizioni di vita, aggregandosi in piccoli villaggi, dando origine a Pomigliano d'Arco. Attualmente, Pomigliano d’Arco è la città del Meridione nota per avere uno dei poli industriali più importanti del Sud. Negli ultimi anni ha cambiato fisionomia, annoverando una serie di concretezze, che ne hanno cambiato il volto, le vocazioni, le aspirazioni.

Origini del nome

Riguardo all'appellativo di Pomigliano si fanno due ipotesi. La prima si riferisce al fatto che i padri fondatori si raccolsero nel luogo detto della gens romana Pomèlia (o Pomilia), e perciò detto Pomelianum, intorno alla chiesa di S. Felice, mentre la seconda ipotesi presume che Pompilianus sta a significare: territorio appartenente alla famiglia dei Pompilii.
A differenza di Pomigliano d'Atella, il cui nome deriva con quasi assoluta probabilità da pumus e anus, e vuol dire dunque terra delle mele, Pomigliano d'Arco in epoca romana era detta, in base alla seconda ipotesi, Pompilianus che deriva da nome gentilizio Pompilius, e quindi significa "territorio dei Pompilii". Il nome Pompilianus è poi diventato in dialetto locale Pompigliano e in italiano ha perso la p.
Pertanto l'utilizzo nello stemma comunale di una mela è da ritenersi sbagliato, così come l'utilizzo delle fragole nello stemma della città di Afragola o del cardillo nello stemma del comune di Cardito (il cui toponimo deriva invece da cardus, cardo).

La specificazione "d'Arco" è da ricondurre a un acquedotto ad archi fatto costruire dall’Imperatore Claudio nell’anno 20 a.C che fino al XVIII, era visibile in Pacciano.
Questo acquedotto conduceva l'acqua dal monte Serino a Napoli. "Arco" è un toponimo ricorrente nel circondario di Afragola: da ovest a est Arcopinto, Arc(h)ora o Arc(h)ore, Pomigliano d'Arco, Madonna dell'Arco.

Cronologia degli eventi più significativi

•Nel 1237 nella Biblioteca Nazionale di Firenze, fu rinvenuto un diploma del RE Carlo I D’Angiò ,nel quale si legge che Pomigliano Foris Arcora, era il 33° Casale di Napoli. Come tale usufruì per molti decenni dei tanti vantaggi ad essi attribuiti. In questo periodo Pomigliano D’Arco era diviso in due quartieri: Chiazza, dal nome dell’ antico palazzo Primicile circondato da una grande piazza: Chiazza dei Primicile; il secondo quartiere si chiamò Terra che comprendeva l’attuale via Vittorio Emanuele.

•Nel 1499, Pomigliano D’Arco fu saccheggiata dai francesi ,sotto il Re Carlo III D’Angiò.

•Nel 1631, l’eruzione del Vesuvio, distrusse parte di questa città e l’acquedotto Carmigliano.

•Nel 1860 fu capoluogo di circondario e dipendeva dal dipartimento Terra di Lavoro, dalla provincia di Capua e dal distretto di Casoria.

•Nel 1887 cominciò lo sviluppo industriale

•Nel 1939, con la nascita dell’Alfa Romeo, inizia per Pomigliano D’Arco l’epoca degli insediamenti industriali, che ne hanno deformato l’aspetto topografico, culturale e modificato anche le più antiche tradizioni.

•Nel 1940, fu aggiunto un terzo quartiere, detto delle "Palazzine" o "San Martino"

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