Il Gran Caffè
da Dedicato a Pomigliano d'Arco (Note) Martedì 11 giugno 2013 alle ore 21.48
Offriamo in lettura, con una nostra impaginatura, questi ricordi di Lello Sodano che riguardano il Gran Caffè di Sant'Anastasia. Per le foto fornite dall'autore viene indicata la fonte. Le altre sono di repertorio ricavate da internet.
Offriamo in lettura, con una nostra impaginatura, questi ricordi di Lello Sodano che riguardano il Gran Caffè di Sant'Anastasia. Per le foto fornite dall'autore viene indicata la fonte. Le altre sono di repertorio ricavate da internet.
Il Gran Caffè (di Lello Sodano)
Il Gran Caffè, agli inizi degli anni ’50, segnò un cambiamento radicale di quello che era il classico bar paesano, prettamente maschilista ed un po’ retrogrado.
1956 - Veduta del Gran Caffè di Sant' Anastasia (fornita da L.Sodano)
Segnò l’inizio di ciò che diventarono le ordinarie abitudini di incontro tra persone di una nuova generazione, più apertee moderne.
Gran Caffè - 1956 - Un gruppo di amici al bar (by L. Sodano)
Personalmente
non ho avuto il piacere di assistere all’inaugurazione poiché ero in
collegio, ma una visita di mio padre e mio fratello servì a descrivermi
il bar principalmente come cambiamento e modernità rispetto ai vecchi
Caffè che erano un po’ sparsi sul territorio anastasiano.Il Gran Caffè creò una diversa concezione digestire il tempo libero, favorendo relazioni interpersonali, consentendo una promiscuità di pensiero, di abitudini, di caratteri, di persone, quasi assentinel vecchio concetto di bar.
Gran Caffè - 1958 - I fratelli Davide e Paolo di Somma, gestori del bar (by Lello Sodano)
Finoalla fine degli anni
cinquanta, l’immaginario collettivo e le vecchie tradizioni ponevano il maschilismo al centro della vitasociale del nostro paese.
La nostra cultura si era fermata al concetto di famiglia esclusivamente patriarcale. La donna curava la casa, non usciva se nonper necessità attinenti alla famiglia ed aveva poca considerazione sociale, leragazze non godevano della libertà di oggi né tanto meno era pensabile che potessero frequentare un bar: insomma, eravamo ancora rimasti con le vecchie idee dei primi anni del 1900.
Il Chiosco Bar Italia a Sant'Anastasia (by Lello Sodano)

Il
Gran Caffè servì anche a cambiare, in parte,tali abitudini. E per
questo un grazie a don Michele Coppola, che ancora unavolta, dopo la
costruzione del cinema Metropolitan, si rivelava grandeimprenditore con
la mente proiettata al futuro.Lo frequentavamo con i nostri coetanei ed amici ,scherzavamo, colloquiavamo, fraternizzavamo, ci si divertiva, si condividevano interessi e passioni, si intrecciavano rapporti affettivi, ci accorgevamo,insomma, che qualcosa era davvero cambiato rispetto agli anni precedenti e noi ragazzi lo percepivamo dalla soddisfazione dei nostri padri, i quali gonfiavano il petto con orgoglio di avere a Sant’Anastasia, ancora in pieno dopoguerra, un bar che era degno di tale nome e che, assieme al cinema Metropolitan, era il vanto e fiore all’occhiello della nostra cittadina.
Ma non voglio però essere triste nel ricordare cheè stato chiuso e non c’è più, ciascuno lo rammenterà a modo suo e per tutto ciòche significava, perché la tristezza tradirebbe quello che il Gran Caffè ci hasempre trasmesso: allegria, spensieratezza, felicità, ed affetto verso tutti, ela sua chiusura ancora una volta ha portato via, per noi di vecchiacostruzione, un pezzo del nostro cuore.

La partita di carte . Botero
Il
bar fu chiuso definitivamente nell’anno2003. Ciccio Rega era un giovane
autotrasportatore proveniente da Castel diCisterna, sposato con
un’anastasiana, che verso lafine degli anni ’50 decise di cambiare
attività optando per un lavoro piùtranquillo e sedentario: la gestione
di un bar, e scelse addirittura quello chea Sant’Anastasia era
considerato un gioiello: il Gran Caffè. Venne rilevato daifratelli Di
Somma nel 1959, i quali lo avevano gestito fin dalla sua aperturavoluta
da don Michele Coppola. Successivamente, nell’anno 1963, chiuse la
salada biliardo ampliando il bar con altri locali adiacenti e aprendo
unapasticceria dalla quale iniziarono ad uscire i migliori prodotti
della zona. Le foto si riferiscono all’inaugurazione del 1959 per il
cambio di gestione.
Ciccio Rega, proprietario e gestore del Gran Caffè (by L. Sodano)
1959 - Inaugurazione del Gran Caffè per cambio di gestione (by L. Sodano)
1959 - Inaugurazione del Gran Caffè per cambio di gestione (by L. Sodano)
1959 - Inaugurazione del Gran Caffè per cambio di gestione(by L. Sodano)
1959 - Inaugurazione del Gran Caffè per cambio di gestione (by L. Sodano)
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